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La casa sicura è una smart home per anziani

29 Aprile 2019

Il desiderio di chiunque è di poter invecchiare tranquillamente nella propria casa, mantenendo la propria indipendenza anche quando si rimane da soli.

Purtroppo questo non sempre è possibile, in quanto con l’avanzare dell’età riesce sempre più difficile evitare tutti i pericoli domestici.

Per fortuna le novità che ci vengono offerte dalla tecnologia stanno rendendo l’ambiente domestico qualcosa di sempre più sicuro e vivibile anche per chi non ha più le capacità di quando era giovane.

Sono diverse le possibilità che vengono offerte dalle cosiddette smart homes, o case intelligenti.

Storicamente i primi meccanismi pensati per questa categoria di persone sono quelli che permettono di chiamare rapidamente e soprattutto automaticamente un aiuto nel caso si verifichi un qualche incidente o malessere.

Pensate al classico salvavita Beghelli.

Al giorno d’oggi dispositivi wearable (letteralmente indossabili), dotati di sensori che monitorano costantemente lo stato di salute dell’anziano possono essere collegati ad un sistema intelligente di allarme che nel giro di pochi istanti è in grado di chiamare aiuto in caso di bisogno – mandando ad esempio un messaggio o una chiamata ad un operatore professionale o un familiare.

Oppure  una semplice videocamera può essere collegata ad uno smartphone per permettere ai nostri cari di controllare come stiamo in ogni momento.

Sempre legati alla salute, dispositivi di distribuzione automatica di farmaci aiutano a non dimenticarsi della purtroppo lunga lista di medicine (ognuna con le sue dosi, orari di assunzione, etc.) che un anziano deve tipicamente prendere.

Dalla salute passiamo alla prevenzione degli incidenti e infortuni.

Un dispositivo semplice ma efficace permette di eliminare o ridurre una sorgente comune di incidenti domestici ad esempio  il doversi muovere al buio cercando l’interruttore della luce quindi  sensori di presenza o movimento permettono l’accendersi e spegnersi delle luci a seconda della necessità, oppure sensori crepuscolari attivano l’illuminazione automaticamente quando un ambiente all’arrivo della sera comincia ad essere troppo buio.

Recentemente, come si vede in molte pubblicità con i nonni come protagonisti, dispositivi come Amazon Alexa, Google Home e simili permettono con un semplice comando vocale di comandare non solo le luci, ma anche tapparelle, televisore e radio.

Altre fonti  comuni di incidenti domestici sono gli elettrodomestici: sensori di presenza installati vicino al forno o ai fornelli possono ad esempio permettere lo spegnimento automatico di questi quando la presenza di una persona in vicinanza non viene rilevata per troppo tempo, prevenendo il pericolo che l’anziano, una volta  preparata la cena, si distragga con altri compiti e si dimentichi il fuoco acceso.

Per pericoli simili possono essere inoltre provvidenziali sensori di rilevamento di fumo.

Facciamo un’altro passo avanti: e se si riuscisse ad evitare agli anziani a svolgere tutti quei lavori domestici spesso fonte di infortuni?

I primi robottini aspirapolvere, ormai comuni nelle case, col tempo si evolveranno sempre di più in dispositivi intelligenti capaci di svolgere i compiti più disparati – c’è già chi parla di veri e propri “robot badanti”, guidati da vere e proprie “intelligenze artificiali” in arrivo in un futuro non troppo remoto.

Vi ricordate il film “Io e Caterina” con Alberto Sordi? https://www.youtube.com/watch?v=L4w8dpAZnmI

Per concludere:  anche i sistemi di allarme e di sicurezza si evolveranno, ad esempio apprendendo le abitudini giornaliere dell’inquilino della nostra abitazione smart e notificando a chi di dovere quando qualcosa di strano viene rilevato.

Le telecamere di sicurezza, collegate a software intelligenti di riconoscimento facciale, potranno in futuro dirci se chi sta suonando il campanello è uno dei nostri cari, anche se ormai la nostra vista comincia a perdere colpi.

Insomma, la tecnologia ci viene in aiuto per far si che i limiti naturali imposti dall’età siano sempre meno di impiccio.

Alcune soluzioni tra quelle menzionate sono già esistenti e disponibili, altre lo saranno fra non molto, al ritmo con cui la tecnologia cosiddetta “domotica” si sta evolvendo.

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