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Superbonus 110% – come andrà a finire?

15 Novembre 2022

Il maxi incentivo introdotto nel 2020 dl Decreto Bilancio ha i giorni contati.

Dopo lo stop ai crediti da parte di Poste Italiane e la sospensione di nuove pratiche da parte di Intesa San Paolo e BNL, arrivano nuovi paletti decisi dal governo recentemente instaurato.

E’ stata infatti messa a punto una nuova versione del Superbonus che consente comunque sempre una detrazione delle spese per gli interventi edilizi di efficientamento energetico, consolidamento statico e riduzione del rischio sismico. La novità più importante riguarda da riduzione dell’agevolazione, dall’attuale 110% al 90%, viene salvata l’agevolazione massima per coloro che hanno già deliberato i lavori e presentano entro il 25 novembre la Cilas (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata Semplificata).

I condomìni dovranno aver deliberato l’approvazione dell’esecuzione dei lavori prima della data di entrata in vigore del nuovo decreto Aiuti. Per imprese e contribuenti che hanno avviato i lavori ci sono pochi giorni per ottenere la massima agevolazione. Rimarranno al 110% i lavori per cui è stata presentata la Cilas entro il 25 novembre e quindi la norma non incide sui cantieri già avviati.

E’ stata inoltre introdotta la possibilità, anche per il prossimo anno, di accedere al beneficio al 110% per i proprietari di singole abitazioni a condizione che si tratti di prima casa e che si rispetti una determinata soglia di reddito (15 mila euro l’anno innalzandole in base al quoziente familiare).

Facciamo un esempio di calcolo: una famiglia composta solo da marito e moglie, potrà usufruire del superbonus se non supera i 30.000 euro di reddito complessivo.
Per una famiglia composta da marito, moglie e un figlio, il limite del reddito complessivo salirà a 37.500 euro, infatti 37.500/2,5 = 15.000, risulta rispettato la soglia massima del reddito di riferimento.

La proroga vale però solo per chi al 30 settembre 2022 aveva presentato almeno un Sal (Stato Avanzamento Lavori) al 30% per una casa indipendente. Questa possibilità terminerà comunque nel marzo del 2023.

Gli esclusi dal superbonus nel 2023: c’è una limitazione ulteriore –  nel 2023 gli interventi sulle villette unifamiliari dovranno essere effettuati solo dai proprietari e dai titolari di altri diritti reali di godimento sull’immobile. Vanno quindi esclusi i comodati e le locazioni, ma anche i pagamenti effettuati dai conviventi non proprietari per le ristrutturazioni.  Aspettiamo comunque il parere dell’Agenzia delle entrate per fare chiarezza sui punti più spinosi.

Categorie: Tasse e Fisco
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